il mio hair journal

domenica 29 marzo 2009

olio di semi di lino - perplessità (?)

devo dire che non ho mai usato l'olio di semi di lino, per fare gli impacchi ai capelli.
ne ho sempre sentito parlare, è un olio citato da parecchie appassionate.
mi è capitato casualmente di annusarlo un pò, ecco l'odore istintivamente non mi ha convinta.
infatti ho trovato che ...
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Uno dei problemi dell'olio di semi di lino è la difficoltà nella conservazione; questo tipo di olio infatti tende a ossidarsi molto facilmente e il suo consumo deve avvenire entro un mese al massimo da quando la bottiglia viene aperta per la prima volta.
Dovrebbe essere conservato in frigorifero, in contenitori chiusi e che, soprattutto, non lascino passare la luce.
Gli oli di semi lino qualitativamente migliori sono quelli ottenuti tramite spremitura a freddo effettuata con il metodo Baglioni.
Amilcare Baglioni, nato a Parrano, in provincia di Orvieto, è stato l'ideatore di un particolare metodo che permette di mantenere la temperatura di trattamento inferiore ai 27 °C consentendo il mantenimento della composizione chimica del prodotto di partenza.
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questa parte c/i fa parte di un articolo sull'olio di semi di lino ad uso alimentare, cmq io non userei qualcosa di ossidato neanche sui capelli.
quindi a me è capitato di annusare un olio già ossidato, dovrei provare con un prodotto fresco, bio, ottenuto come si deve, spremuto a freddo.