il mio hair journal

domenica 29 marzo 2009

olio di semi di lino - perplessità (?)

devo dire che non ho mai usato l'olio di semi di lino, per fare gli impacchi ai capelli.
ne ho sempre sentito parlare, è un olio citato da parecchie appassionate.
mi è capitato casualmente di annusarlo un pò, ecco l'odore istintivamente non mi ha convinta.
infatti ho trovato che ...
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Uno dei problemi dell'olio di semi di lino è la difficoltà nella conservazione; questo tipo di olio infatti tende a ossidarsi molto facilmente e il suo consumo deve avvenire entro un mese al massimo da quando la bottiglia viene aperta per la prima volta.
Dovrebbe essere conservato in frigorifero, in contenitori chiusi e che, soprattutto, non lascino passare la luce.
Gli oli di semi lino qualitativamente migliori sono quelli ottenuti tramite spremitura a freddo effettuata con il metodo Baglioni.
Amilcare Baglioni, nato a Parrano, in provincia di Orvieto, è stato l'ideatore di un particolare metodo che permette di mantenere la temperatura di trattamento inferiore ai 27 °C consentendo il mantenimento della composizione chimica del prodotto di partenza.
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questa parte c/i fa parte di un articolo sull'olio di semi di lino ad uso alimentare, cmq io non userei qualcosa di ossidato neanche sui capelli.
quindi a me è capitato di annusare un olio già ossidato, dovrei provare con un prodotto fresco, bio, ottenuto come si deve, spremuto a freddo.

lunedì 23 marzo 2009

Hair-routine ...

... aggiornata.
Sempre i prodotti Aveda ... un prodotto che se ho ben capito è destinato a diventare un vintage, cioè il "cherry almond bark", che ho amato per anni, ottimo prodotto, profumo sublime;
Poi il Bio ... ma anche il "baby mild", di cui ho fatto scorta, ne ho ancora un pò, attuamente non si trova più dai Lidl;
prodotti all'hennè molto buoni Sitarama, che prendo in Germania, lì il marchio si chiama "Hennè Color";
l'ultimo arrivato: l'Henna shampo danese Urtekram.

Nella foto mancano altri prodotti che uso solo a volte, così magari per il buon profumino, per la presenza di un ingrediente che trovo carino ... e mancano soprattutto gli oli.


domenica 22 marzo 2009

Lilith

Lilith è il demone femminile della religione mesopotamica associato alla tempesta, ritenuto portatore di disgrazia, malattia e morte.
La figura di Lilith appare inizialmente in un insieme di demoni e spiriti legati al vento e alla tempesta, come è il caso nella religiosità sumerica di Lilitu, circa nel 3000 a.C.
Vari studiosi datano l'origine verso il 700 a.C. Lilith compare nell'insieme di credenze dell'Ebraismo come un demone notturno, ovvero come una civetta che lancia il suo urlo nella versione della cosiddetta Bibbia di Re Giacomo.
Secondo la tradizione della cabala, è il nome della prima donna creata, prima compagna di Adamo e precedente ad Eva.
La sua figura, delineata nel Medioevo, risale a miti e leggende antiche della Mesopotamia. Nell'immaginario popolare ebraico è temuta come demone notturno capace di portare danno ai bambini di sesso maschile e dotata degli aspetti negativi della femminilità: adulterio, stregoneria e lussuria.
Alla fine dell'800, in parallelo alla crescente emancipazione femminile nel mondo occidentale, la figura di Lilith diventa il simbolo del femminile che non si assoggetta al maschile e, rivalutata nelle religioni neopagane, viene posta a fianco di simboli come quello della grande Madre.

[cut...]

Rappresentazioni
Per quanto sia indicata come una donna dalla bellezza sovrumana cui è impossibile resistere viene raffigurata :
coperta di peli, ossia priva della depilazione completa, come era uso nelle zone mediorientali
con zoccoli anziché piedi, chiaro simbolismo al suo legame con la luna
alle volte ha la coda da sirena
si manifesta solo di notte
ha lunghissimi capelli rossi, ricci
pelle blu
occhi di fuoco
ali, acquisite dopo aver pronunciato il nome segreto di Dio
è immortale, avendo abbandonato l'Eden prima che Dio privasse l'umanità dell'immortalità.

[cut...]

continua al link di Wikipedia :
http://it.wikipedia.org/wiki/Lilith

i colori nel quadro "Lilith"

del pittore inglese preraffaellita John Collier, uno dei quadri a cui mi sono ispirata, come ho anche già scritto sul mio hairjornal, forse ammirando questo quadro è nato il mio desiderio di far crescere i capelli ^_^
C'è una cosa però che non mi è chiara, che vorrei approfondire, a parte che vorrei sapere chi era questa "Lilith", cosa rappresenta la sua figura dipinta in Arte, poi certo appena possibile non mi rimarrà che andare a guardare il quadro direttamente ;-), dove è esposto ...
Ecco, mi chiedo come mai cercando una foto del dipinto, si trovano praticamente due versioni, in una la Lilith ha i capelli rame, nell'altra è bionda.
Chissà quale è proprio l'originale ? ...























giovedì 19 marzo 2009

mercoledì 18 marzo 2009


Edward Robert Hughes
"The Weary Moon"

extensions capelli ? -- link --

Ho aggiunto un link di uno dei video che si possono trovare online, sull'argomento "extensions".
Per visualizzarlo basta cliccare sul titolo.

Io in realtà non so bene cosa pensarne :-( ?
Anche nel video si capisce che molte chiome vengono donate al Tempio, da donne, uomini, bambini, in una dimensione assolutamente *spirituale*, queste persone religiose non credo proprio che badino al lato estetico, come noi occidentali. Non ci badano almeno in queste circostanze.
Molte donne indiane posseggono dei capelli meravigliosi, tra i più belli al mondo. C'è chi puo' tenerseli, curarli con metodi naturali, farli crescere ...
Poi ci sono le donne povere che li vendono. Alle occidentali che hanno rovinato le loro chiome, a causa dell'andare dal parrucchiere, lavare i capelli continuamente, fare tinture chimiche, uso di piastre, alimentazione non molto corretta.
Ci sono poveri che sono costretti a fare ben di peggio, disgraziatamente.
Il problema dei poveri non mi sembra limitato all'India, sono discorsi vasti, delicati, tristi.

"Hair India" il film (2009)

regia Marco Leopardi - Raffaele Brunetti
"Hair India" è stato proiettato in anteprima a Roma, l'8 marzo al cinema Nuovo Sacher e l'11 marzo alla Casa del Cinema.

il link per guardare online questo film-documentario trasmesso da Rai 3, sul sito della Rai :

domenica 15 marzo 2009

Fia's Hairtyping System

Fia's Hairtyping System è il metodo standard per definire brevemente la tipologia dei nostri capelli.

Prima classificazione - Le onde dei capelli
Lisci
1a - Dritti
1b - Lisci ma con una leggera onda che dà un pò di volume
1c - Lisci con una o due visibili onde a S

Mossi
2a - Qualche leggera e morbida onda a S
2b - Onde a S più corte e definite
2c - Onde a S ben definite con qualche boccolo che si forma qua e là

Ricci
3a - Ricci a spirale grossi e morbidi
3b - Tanti boccoletti
3c - Piccoli riccioli a spirale

Molto ricci
4a - Ricci a spirale piccolissimi
4b - Ricci piccolissimi che sembrano piccole Z

Seconda classificazione - Consistenza dei singoli capelli
F - Fine Le ciocche sono quasi trasparenti se messe sotto una fonte di luce, i singoli capelli possono essere difficili da distinguere addirittura su uno sfondo contrastante. Facili da trovare tra le persone di origine Scandinava.
N - Normale Ne' fini, ne' grossi, diffusi tra i Caucasici.
G - Grossa Si possono distinguere i singoli capelli su tutti gli sfondi. Tipici della gente Ispanica, Asiatica o dei nativi Americani.

Se hai difficoltà a determinare lo spessore dei tuoi capelli fai così : prendi una ciocca dei tuoi capelli e arrotola tra il pollice e l'indice.
Fini - hai difficoltà a sentire i capelli, sono come un sottilissimo filo di seta.
Medi - è come filo di cotone, li puoi sentire ma non sono nè ruvidi nè rigidi. Nemmeno fini o grossi.
Grossi - senti come un filo spesso, se li rotoli avanti e indietro puoi sentire il rumore dei capelli.

Terza classificazione - Il volume totale dei capelli
Fai un coda con più capelli possibile dentro. Misura la circonferenza della coda.
i = meno di 5 cm
ii = tra 5-10 cm
iii = oltre i 10 cm

sabato 14 marzo 2009

i nodi

ovvero, nel mio caso, i capelli che si aggregano in ciocche, che devo dividere e sciogliere.
tra le ciocche che si uniscono, mi si formano alcuni nodini.

Rimedi :

tengo il più possibile i capelli sciolti,
anche se con questa lunghezza non riesco sempre,
allora li raccolgo in una coda, ma per fermarla uso spesso un gambaletto (taglio le estremità) di nylon, tessuto lucido e scivoloso, così riesco a toglierlo facilmente, non me li costringe, non ha punte, nulla di fastidioso.

di notte dormo posando i capelli sopra e oltre il cuscino.
a volte provo ad usare una cuffietta leggera, ma mi scappa, così la uso solo per fare lavori in casa, per proteggere i capelli dalla polvere.

giovedì 12 marzo 2009

I capelli rossi nel mondo

Oggi, i capelli rossi si riscontrano maggiormente in Europa occidentale, sono associati in particolare con la gente che abita le Isole Britanniche.
I redheads costituiscono circa il 4% della popolazione europea.
In Scozia si ha la più alta percentuale di rh, il 13 % della popolazione ha i capelli rossi. E il 40 % porta il gene recessivo red.
In Irlanda la seconda percentuale più elevata, il 10 % della popolazione ha i capelli rossi o color auburn cioè biondo fragola. Si pensa che fino al 46 % degli abitanti irlandesi posseggano il gene recessivo red.
I rossi di capelli raggiungono frequenze fino al 10 % nel Galles.
In Inghilterra, in Cornovaglia, vicino al confine scozzese e nelle contee di Nottinghamshire e South Yorkshire, si ha un numero rilevante di rh.
Negli Stati Uniti, i rossi sono stimati dal 2 al 6 % della polazione. Questo darebbe agli Stati Uniti il primato come Paese con la più grande popolazione di rh, dai 6 ai 18 milioni di persone, rispetto ai circa 650.000 in Scozia e 420.00 in Irlanda.
I rh si trovano anche in altre polazioni europee, in particolare nei Paesi nordici e baltici, nei Paesi Bassi, Belgio, Francia, Portogallo, Spagna, Italia, Germania, Russia.
In Algeria e Marocco si trovano occasionalmente rh.
In Asia, riflessi più scuri e misti di rosso nei capelli possono essere trovati sporadicamente in India del Nord, nel nord del Medio Oriente, come Iran, Libano e nei paesi del Levante, e in rari casi, in Giappone, e il Sud Pacifico. Rossi di capelli possono essere trovati tra persone di origine iraniana, come ad esempio i pashtun, persiani, lurs & nuristanis.
In Argentina le persone con capelli rossi costituiscono anche una parte della popolazione, per via del discorso di britannici e irlandesi immigrati alla fine del 19° e l'inizio del 20° secolo.